Da "Il Denaro" del 27 Ottobre 2007
Si tiene oggi a Guardia Lombardi il convegno scientifico internazionale di cardiologia organizzato dall'istituto di ricerca Multimedica di Milano, in collaborazione con la cooperativa di medici di base Coopied e la locale amministrazione comunale. L'appuntamento è fissato per le per 8,30 e si svolge nella sala convegni del Comune. Dopo il saluto di benvenuto ai presenti da parte del primo cittadino, Vito Iuni, si apre il convegno sul tema "L'infarto miocardico acuto: attualità in tema di gestione multidisciplinare", coordinato da Pietro Di Biasi, cardiochirurgo del policlinico Multimedica di Milano. I relatori del convegno sono oltre a Di Biasi, Francesco Donatelli, titolare della cattedra di Cardiochirurgia dell'Università di Milano e Mario Condorelli, direttore scientifico del Policlinico Irccs Multimedia. Modera Giovanni Rizzolo, presidente della Coopimed. Numerosi i medici della provincia di Avellino, ma anche dell'intera regione che partecipano all'evento, anche in relazione all'avvenuto accreditamento del seminario ottenuto da parte del ministero della Salute. "Attualmente - spiega Di Biasi - le patologie cardiovascolari rappresentano la causa di morte più diffusa nel complesso della popolazione generale, in Campania il 40 per cento degli uomini e il 50,3 per cento delle donne e quindi sono il gruppo di patologie che maggiormente colpisce i cittadini e che impegnano le risorse umane, tecnologiche ed economiche delle regioni". Iuni si dichiara soddisfatto per la scelta effettuata dalla direzione dell'Istituto multimedica di Milano. "Come amministrazione comunale - spiega Iuni - vogliamo essere presenti su tutte le tematiche che interessano la collettività. Il fronte sanitario è certamente di grande attualità ed interesse". Gli amministratori dell'Alta Irpinia, dove si trovano due ospedali, Bisaccia e Sant'Angelo dei Lombardi, strutture da anni in conflitto, una sorta di guerra tra poveri, ritengono che la sanità al Sud sia considerata a "binario unico" , cioè "inadeguata e arretrata. E non è solo una questione di risorse: molti fondi, per esempio quelli per l'adeguamento degli ospedali, non sono nemmeno stati spesi. Mancano spesso organizzazione e capacità di programmare.