Da "Radio Latte Miele"  del 24 Maggio 2008

Personaggio dell'anno 2008; premiazione di Pietro Di BiasiGUARDIA LOMBARDI – Numerose le autorità e i cittadini che sono intervenuti alla seconda edizione de Il personaggio dell’anno, che si è svolta il 24 maggio, alle ore 16, presso l’auditorium comunale “Nicola Di Biasi”. La cerimonia, è stata  realizzata dalla redazione interregionale di Radio “Latte Miele” diretta dal Salvatore Pignataro. “ E’ stata una giornata importante per la mia comunità Ma questo appuntamento continuerà ancora con maggiore vigore nei prossimi anni. Abbiamo dei progetti ambiziosi e firmeremo a breve un protocollo d’intesa con il comune di Guardia, per evitare che questa manifestazione si svolgesse altrove, in relazione alle tante offerte che ci sono arrivate da vari   sindaci pronti a sostenerci anche con un adeguato contributi. Ma io intendo fermare nel mio paese questo evento annuale,  di grande spessore istituzionale per l’intera provincia e direi delle due regioni della Campania e Basilicata. Abbiamo già dei contatti con alti enti istituzionali per il patrocinio futuro. Insomma, una manifestazione molto riuscita che ogni anno porterà nel comune altirpino, altissime cariche istituzionali.” A ricevere il riconoscimento, nell’auditorium comunale sono stati: il Generale di Divisione della Guardia di Finanza, dottore  Vito Bardi, Comandante regionale delle Fiamme Gialle della Campania, il docente e ricercatore internazionale della Seconda Università di Napoli professore Giovanbattista Capasso  e il giovane Cardiochirurgo professore Pietro Di Biasi, della Cattedra di Cardiochirurgia dell’Università di Milano. Per l’occasione è stata  conferita una “menzione speciale alla carriera” al dottore Vincenzo Galgano Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli. Nel corso della cerimonia, sono intervenuti il primo cittadino di Guardia Lombardi, Vito Iuni, insieme all’assessore alla cultura Francescantonio Rossi. Nel corso della cerimonia, coordinata da Barbara Ciarcia, insieme al direttore di Latte Miele Salvatore Pignataro e ad Angelo Corvino, sono intervenuti  numerosi esponenti istituzionali, del mondo della cultura, dell’associazionismo dei vari ordini professionali e dell’università tra cui il Preside della Facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli, professore Giovanni Delrio e il procuratore capo della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi, dottore Antonio Guerriero. Presenti in sala anche il presidente della Commissione Attività Produttive e Turismo della Camera dei Deputati, onorevole Arturo Iannaccone insieme al Membro della Commissione Finanza della Camera dei Deputati onorevole Marco Pugliese. Presenti anche numerosi sindaci tra cui quello di S. Angelo dei Lombardi, Morra De Sanctis, Caposele e Rocca San Felice, i vertici delle forze dell’ordine, il dirigente scolastico del locale istituto comprensivo “Luigi De Simone” e numerosi cittadini provenienti da varie località. Per l’occasione sono arrivati attestati di stima e congratulazioni a Salvatore Pignataro, direttore di Latte Miele, che sono stati letti dal giornalisti Angelo Corvino. Messaggi sono arrivati da parte della Federazione nazionale della Stampa e dall’Ordine dei Giornalisti della Campania,  dal prefetto di Avellino, Ennio Blasco, dal comandante della Regione Guardia di Finanza della Basilicata, Colonnello Alessandro Popoli, dall’ordinario Militare d’Italia l’Arcivescovo Monsignor Vincenzo Pelvi, dal membro della commissione ambiente e territorio del Senato, senatore Enzo De Luca, nonché dall’Arcivescovo di Cosenza. Bisognano, Monsignor Salvatore Nunnari, cittadino onorario di Guardia Lombardi.  Il messaggio emerso nel coso dei vari interventi, è stato quello di valorizzare il territorio, anche e soprattutto attraverso le migliori risorse umane. Particolarmente emozionati, sono stati gli illustri ospiti premiati che hanno apprezzato il bel comune altirpino ed hanno ringraziato il direttore di Latte Miele e l’editore Nunzio Barile, per  l’impeccabile organizzazione e la qualità della manifestazione.

Da "Irpinia News" del 9 Maggio 2008

Guardia Lombardi - Il Generale di Divisione della Guardia di Finanza, Vito Bardi, il professore universitario e ricercatore Giovanbattista Capasso e il Cardiochirurgo Pietro Di Biasi sono i personaggi dell’anno di Radio Latte Miele per il 2008. Nell’ambito della manifestazione che si terrà il 24 maggio, alle 16.30, sarà conferita anche una “menzione speciale” anche al Procuratore Generale della Repubblica Presso la Corte di Appello di Napoli Vincenzo Galgano. Fervono i preparativi, a Guardia Lombardi, in vista della seconda edizione de “Il personaggio dell’anno” organizzato dalla redazione interregionale dell’emittente Latte Miele. Dopo il grande successo della prima edizione, anche quest’anno, la redazione interregionale premierà tre personaggi illustri nell’ambito della seconda edizione de “Il personaggio dell’anno 2008”. A seguito di una accurata valutazione curata dall’intera redazione e presieduta dal direttore Salvatore Pignataro, anche quest’anno, sono tre gli esponenti che saranno premiati nel corso di una cerimonia che si svolgerà il prossimo 24 maggio, presso l’auditorium comunale “ Nicola Di Biasi”di via Roma a Guardia Lombardi. La manifestazione donerà un riconoscimento a coloro che con abnegazione, si sono distinti a favore della popolazione in cui esercitano il proprio ruolo istituzionale e professionale. “Ogni anno – spiega il direttore Salvatore Pignataro - la redazione giornalistica individuerà, rispettivamente, tre personaggi illustri della Campania e della Basilicata, tra i dirigenti dello Stato, autorità civili, militari, religiose o privati cittadini che si siano distinti nel corso della loro attività. Dopo aver acquisito il curriculum e aver valutato complessivamente le qualità morali e istituzionali, ma anche il positivo riscontro della cittadinanza, ogni anno la redazione interregionale, procede alla valutazione e redige una classifica di merito per tre esponenti a cui sarà conferito il riconoscimento. Quest’anno, in via straordinaria, conferiremo una menzione speciale al Procuratore Generale della Repubblica di Napoli, in relazione alla sua prestigiosa carriera e alla sua abnegazione di uomo di Stato”. Per l’occasione interverranno le massime autorità provinciali e regionali, nonché i vertici delle forze dell’ordine insieme al Procuratore Capo della Repubblica di S. Angelo Antonio Guerriero.

Guardia Lombardi - Il Generale di Divisione della Guardia di Finanza, Vito Bardi, il professore universitario e ricercatore Giovanbattista Capasso e il Cardiochirurgo Pietro Di Biasi sono i personaggi dell’anno di Radio Latte Miele per il 2008. Nell’ambito della manifestazione che si terrà il 24 maggio, alle 16.30, sarà conferita anche una “menzione speciale” anche al Procuratore Generale della Repubblica Presso la Corte di Appello di Napoli Vincenzo Galgano. Fervono i preparativi, a Guardia Lombardi, in vista della seconda edizione de “Il personaggio dell’anno” organizzato dalla redazione interregionale dell’emittente Latte Miele. Dopo il grande successo della prima edizione, anche quest’anno, la redazione interregionale premierà tre personaggi illustri nell’ambito della seconda edizione de “Il personaggio dell’anno 2008”. A seguito di una accurata valutazione curata dall’intera redazione e presieduta dal direttore Salvatore Pignataro, anche quest’anno, sono tre gli esponenti che saranno premiati nel corso di una cerimonia che si svolgerà il prossimo 24 maggio, presso l’auditorium comunale “ Nicola Di Biasi”di via Roma a Guardia Lombardi. La manifestazione donerà un riconoscimento a coloro che con abnegazione, si sono distinti a favore della popolazione in cui esercitano il proprio ruolo istituzionale e professionale. “Ogni anno – spiega il direttore Salvatore Pignataro - la redazione giornalistica individuerà, rispettivamente, tre personaggi illustri della Campania e della Basilicata, tra i dirigenti dello Stato, autorità civili, militari, religiose o privati cittadini che si siano distinti nel corso della loro attività. Dopo aver acquisito il curriculum e aver valutato complessivamente le qualità morali e istituzionali, ma anche il positivo riscontro della cittadinanza, ogni anno la redazione interregionale, procede alla valutazione e redige una classifica di merito per tre esponenti a cui sarà conferito il riconoscimento. Quest’anno, in via straordinaria, conferiremo una menzione speciale al Procuratore Generale della Repubblica di Napoli, in relazione alla sua prestigiosa carriera e alla sua abnegazione di uomo di Stato”. Per l’occasione interverranno le massime autorità provinciali e regionali, nonché i vertici delle forze dell’ordine insieme al Procuratore Capo della Repubblica di S. Angelo Antonio Guerriero. - See more at: http://www.irpinianews.it/attualita/news/?news=31123#sthash.t4wJ6AAq.dpuf

Da "Il Denaro" del 27 Ottobre 2007

Il DenaroSi tiene oggi a Guardia Lombardi il convegno scientifico internazionale di cardiologia organizzato dall'istituto di ricerca Multimedica di Milano, in collaborazione con la cooperativa di medici di base Coopied e la locale amministrazione comunale. L'appuntamento è fissato per le per 8,30 e si svolge nella sala convegni del Comune. Dopo il saluto di benvenuto ai presenti da parte del primo cittadino, Vito Iuni, si apre il convegno sul tema "L'infarto miocardico acuto: attualità in tema di gestione multidisciplinare", coordinato da Pietro Di Biasi, cardiochirurgo del policlinico Multimedica di Milano. I relatori del convegno sono oltre a Di Biasi, Francesco Donatelli, titolare della cattedra di Cardiochirurgia dell'Università di Milano e Mario Condorelli, direttore scientifico del Policlinico Irccs Multimedia. Modera Giovanni Rizzolo, presidente della Coopimed. Numerosi i medici della provincia di Avellino, ma anche dell'intera regione che partecipano all'evento, anche in relazione all'avvenuto accreditamento del seminario ottenuto da parte del ministero della Salute. "Attualmente - spiega Di Biasi - le patologie cardiovascolari rappresentano la causa di morte più diffusa nel complesso della popolazione generale, in Campania il 40 per cento degli uomini e il 50,3 per cento delle donne e quindi sono il gruppo di patologie che maggiormente colpisce i cittadini e che impegnano le risorse umane, tecnologiche ed economiche delle regioni". Iuni si dichiara soddisfatto per la scelta effettuata dalla direzione dell'Istituto multimedica di Milano. "Come amministrazione comunale - spiega Iuni - vogliamo essere presenti su tutte le tematiche che interessano la collettività. Il fronte sanitario è certamente di grande attualità ed interesse". Gli amministratori dell'Alta Irpinia, dove si trovano due ospedali, Bisaccia e Sant'Angelo dei Lombardi, strutture da anni in conflitto, una sorta di guerra tra poveri, ritengono che la sanità al Sud sia considerata a "binario unico" , cioè "inadeguata e arretrata. E non è solo una questione di risorse: molti fondi, per esempio quelli per l'adeguamento degli ospedali, non sono nemmeno stati spesi. Mancano spesso organizzazione e capacità di programmare.

Da il "Corriere della Sera" del 5 Maggio 2002, di Sparvoli Antonella

Corriere della SeraLe strategie oggi disponibili per eliminare eventuali ostruzioni dalle arterie coronarie, causate dalla malattia aterosclerotica, sono diverse. La più nota e diffusa è senza dubbio l' angioplastica, la tecnica che prevede l' inserimento, tramite un catetere radio-guidato, di un "palloncino" nella coronaria ostruita. A tale dispositivo viene ormai quasi sempre associato l' impianto di uno stent, cioè di una piccola rete metallica di forma cilindrica che viene inserita nel punto ostruito per contribuire alla tenuta della parete della coronaria dopo che è stata riallargata. Anche se questo approccio dà risultati molto soddisfacenti, nel 20-25 per cento dei casi si può verificare la cosiddetta ristenosi coronarica, ossia la ricomparsa di un restringimento in un' arteria coronarica alcuni mesi dopo che quest' ultima è stata dilatata con successo. Per contrastare fenomeno il fenomeno della ristenosi coronarica è da poco disponibile una arma in più: i primi stent a rilascio di farmaco, altrimenti detti "medicati". Questi dispositivi dal 15 aprile scorso sono stati approvati e sono quindi entrati in commercio in Europa per l' utilizzo clinico. ANGIOPLASTICA CON GLI "STENT MEDICATI" ORA SI PUO' GARANTIRE UN RISULTATO PIU' DUREVOLE AI MALATI CHE SONO STATI OPERATI COL "PALLONCINO" PER RIAPRIRE LE ARTERIE DEL CUORE L' introduzione degli stent medicati, cioè ricoperti di un farmaco che può diffondere nella parete dell' arteria coronarica, darà probabilmente il via a una nuova era nella prevenzione della ristenosi. Ma che cos' è esattamente l' angioplastica e perché è utile associarla all' applicazione di uno stent? «L' angioplastica è una tecnica non chirurgica grazie alla quale si può eliminare l' ostruzione o il restringimento di un' arteria coronaria, introducendo nella zona di interesse un catetere munito di palloncino che viene gonfiato e sgonfiato più volte in modo da comprimere la placca responsabile del blocco e riaprire l' arteria - spiega il professor Antonio Bartorelli, direttore dell' Unità Operativa di cardiologia invasiva e intervenzionale del Centro cardiologico Monzino di Milano. «Sebbene questa procedura permetta di ottenere risultati immediati positivi nella maggioranza dei pazienti, in circa il 40 per cento dei casi l' arteria dilatata va incontro a un nuovo restringimento nei sei mesi successivi. Questo fenomeno (ristenosi) è dovuto in parte al fatto che le coronarie sono elastiche e tendono quindi a ritornare al loro diametro originario, ma soprattutto, al cosiddetto rimodellamento negativo». «In pratica, - spiega Bartorelli - il trauma subito dal vaso in seguito al gonfiaggio del palloncino e la rottura della placca stimolano un lento processo cicatriziale che può causare un progressivo restringimento della coronaria. Ed è proprio per ridurre la ristenosi che sono stati messi a punto gli stent. Queste endoprotesi vascolari forniscono un supporto meccanico all' arteria e si oppongono efficacemente a questi due fenomeni». Proliferazione Tuttavia, lo stent ha amplificato un altro fenomeno biologico: la proliferazione delle cellule sulla parte coronarica. Questo evento giocava un ruolo abbastanza modesto nella ristenosi dopo angioplastica semplice ed è, invece, la causa principale di ristenosi dopo impianto di stent, che ha un' incidenza valutabile intorno al 20-25 per cento. «Per contrastare la formazione di nuovo tessuto all' interno dello stent, e quindi la ristenosi, sono stati provate diverse strategie» continua Bartorelli, «tra cui la brachiterapia, che prevede l' uso di radiazioni per bloccare la proliferazione cellulare. Questa tecnica viene però applicata in chi ha già sviluppato ristenosi dopo impianto di stent». Rilascio prolungato Si è, quindi, provato, nella metà degli anni ' 90, a somministrare localmente, con particolari cateteri, sostanze in grado di prevenire la proliferazione. «Questo approccio ha aperto la strada al concetto dello stent medicato» riferisce Bartorelli. «Gli stent medicati sono in grado di rilasciare il farmaco di cui sono rivestiti per 20-30 giorni, contrastando il processo di proliferazione proprio nel periodo più critico». Nella maggior parte dei casi, i farmaci utilizzati per rivestire gli stent sono agenti antiproliferativi già noti, come la rapamicina, utilizzata da anni per la prevenzione del rigetto nei trapiantati di rene, o i derivati del taxolo, farmaco antitumorale. «Gli studi clinici condotti fino ad ora hanno portato conferme cliniche del nuovo concetto e della permanenza degli effetti positivi a medio e lungo termine - dice lo specialista-. Tuttavia, i dati disponibili derivano da ricerche preliminari di piccole dimensioni in cui sono state prese in considerazione lesioni semplici, a basso rischio di ristenosi. Sono attualmente in corso studi di maggiori dimensioni che consentiranno di valutare efficacia e sicurezza degli stent medicati anche in condizioni cliniche e in lesioni coronariche più complesse». Nonostante gli entusiasmi che circondano il recente ingresso nell' uso clinico degli stent medicati, un po' di cautela appare necessaria. «I dati molto positivi in termini di sicurezza e prevenzione della ristenosi ottenuti dal primo studio con stent ricoperto di rapamicina sono stati confermati a due anni dall' impianto del dispositivo - puntualizza Bartorelli -. Ciò nonostante, nell' attesa di ulteriori dati provenienti dagli studi attualmente in corso, in un elevato numero di pazienti, e dal prolungamento del follow-up di quelli già conclusi, sarà di fondamentale importanza mantenere un' attenta e prolungata sorveglianza clinica di ogni paziente che, a partire dal mese di aprile 2002, verrà trattato nei diversi laboratori di cateterismo cardiaco europei. Problemi che restano ancora aperti riguardano le indicazioni all' utilizzo degli stent medicati nelle varie condizioni cliniche e nelle diverse anatomie coronariche e l' aumento della spesa sanitaria legata al loro elevato costo».

Nuovi dispositivi e soluzioni per piccoli vasi coronarici:  Quello della ristenosi è un fenomeno che diventa ancora più difficile da contrastare quando si ha a che fare con lesioni in coronarie di piccolo calibro, di diametro inferiore ai tre millimetri. Gli studi condotti finora hanno, infatti, dimostrato che i risultati delle tecniche di angioplastica in coronarie piccole sono meno favorevoli, anche dopo impianto di stent. «Per cercare di migliorare i risultati», spiega Maurizio Di Biasi, Responsabile del Laboratorio di Cardiologia Interventistica del Policlinico Multimedica di Milano, «abbiamo condotto uno studio per valutare l' utilità dei cosiddetti stent "dedicati", che hanno caratteristiche particolari rispetto a quelli tradizionali». Nello studio sono stati presi in esame 151 pazienti sottoposti a impianto di stent in coronarie di diametro inferiore ai 2,6 millimetri: 64 individui sono stati trattati con stent dedicati, ossia con caratteristiche di flessibilità e spessore che dovrebbero renderli più adatti a vasi di piccolo calibro, e i rimanenti con stent convenzionali. «Dopo sei mesi dal posizionamento dello stent, abbiamo rilevato che l' incidenza della ristenosi è risultata inferiore nei pazienti trattati con gli stent dedicati. Il prossimo passo che ci accingiamo a fare è quello di testare, anche in vasi molto piccoli, stent ricoperti da farmaci. Quando si riapre una coronaria solo con il "palloncino" si ha il 40 per cento di probabilità che si richiuda entro sei mesi. Se al palloncino si aggiunge la "rete", cioè lo stent, il rischio si riduce parecchio. Se poi lo stent è in grado di rilasciare un farmaco "anti-chiusura" i risultati migliorano ancora
Infarto Miocardico Acuto: le tappe del trattamento: ecco come si procede oggi in caso di infarto. Per ridare vita a un cuore sofferente a causa di un infarto si hanno oggi a disposizione diverse strategie: da potenti farmaci in grado di sciogliere e distruggere il coagulo (il trombo) di sangue che nella maggior parte dei casi è la causa primaria dell' evento, a terapie più complesse come il by-pass. Ma che cosa accade esattamente al paziente che giunge al pronto soccorso con un dolore toracico sospetto? Vediamolo con l' aiuto del dottor Maurizio Di Biasi. Quando un paziente giunge in ospedale con un dolore toracico, lo si sottopone subito a un prelievo di sangue e viene eseguito un elettrocardiogramma. Il cardiologo valuta, quindi, i risultati di queste analisi e se il sospetto di infarto è confermato procede con la terapia. Da questo momento, come hanno chiaramente dimostrato numerosi studi clinici, è fondamentale la rapidità di esecuzione di una delle terapie indicate nei punti che seguono. Trombolisi Nelle strutture piccole dove non è possibile effettuare l' angioplastica, il paziente infartuato, se le sue condizioni lo permettono, viene sottoposto a una terapia farmacologica con farmaci trombolitici, in grado di sciogliere il trombo che causa l' occlusione dell' arteria. Si tratta di medicinali molto potenti che possono comportare il rischio di emorragia e per questo vengono somministrati sotto stretto controllo. Angioplastica Se il paziente infartuato viene condotto o trasferito d' urgenza in un centro dotato di sala di emodinamica e di sala operatoria di cardiochirurgia, la strategia terapeutica d' elezione è rappresentata dall' angioplastica, seguita dal posizionamento di stent. La durata media di questo intervento, che viene eseguito in anestesia locale, è di circa 45 minuti. Dopo essere stato sottoposto ad angioplastica, la degenza media è di quattro giorni e il paziente dovrà seguire un trattamento con due farmaci antiaggreganti, uno dei quali solo per i 30 giorni successivi all' intervento. By-pass chirurgico Quando, per le più diverse ragioni, il paziente non può essere sottoposto all' angioplastica, si procede con l' intervento di by-pass, in cui per aggirare la coronaria occlusa si costruisce, utilizzando un' arteria mammaria, radiale o vene, un raccordo tra la coronaria e l' aorta. Questo intervento viene eseguito in anestesia totale e dura, in genere, dalle due alle quattro ore.

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